Mentre soffiano i venti di una grave crisi, decisivo è il contributo alla ripresa che viene dalla formazione continua dei lavoratori gestita dai Fondi paritetici interprofessionali e in particolare da For.Te. Le cifre ci collocano in posizione di eccellenza per numero di adesioni e di partecipanti ai corsi e per volume di risorse impiegate. Su questa strada continueremo grazie al nuovo Avviso, 1/09, che stanzia 64 milioni di euro. For.Te. si candida a essere per il settore terziario un interlocutore attento, capace di cogliere la sua domanda di formazione e di fornire risposte pronte e adeguate.
Il terziario ha una rilevanza indiscussa, in termini di percentuale sul Pil e di occupazione. Siamo oltre il 60% di addetti, con un aumento costante negli ultimi anni. Il peso della logistica è intorno al 15% del Pil. Profonda è l’incidenza del fattore umano. E’ perciò indispensabile elevare la professionalità dei lavoratori, legare formazione continua, innovazione produttiva e ricerca tecnologica come momenti contestuali di maggiore qualificazione e di rilancio. Punti d’arrivo sono sono l’ aumento del volume e della qualità della formazione e il miglioramento della sua distribuzione .
Quindi azioni a sostegno delle imprese minori e dei lavoratori deboli, delle aree geografiche meno favorite, delle categorie a bassa qualificazione ma anche metodi di erogazione rapidi, informazione e promozione più diffuse e mirate. Siamo per la flessibilità e la diversità delle proposte formative. Abbiamo avviato il Conto Individuale Aziendale e rilanceremo le attività formative individuali, per venire incontro a esigenze particolari degli addetti e alle caratteristiche delle aziende, alla loro dimensione, alla collocazione territoriale, alla struttura organizzativa.
Quelle medio-piccole sono l’82% del totale; notevole è la presenza di lavoratori stagionali e con contratto a tempo determinato, oltre la metà degli occupati. Anche nella logistica e nei trasporti, il 93% delle aziende ha meno di 50 dipendenti e si confronta con colossi internazionali. Occorre dar valore alla formazione che eroghiamo, fare in modo che sia esigibile e spendibile come credito per la mobilità nel mercato del lavoro, la carriera professionale, il rientro a scuola o all’università.
Una formazione efficace e qualitativa è innanzitutto una formazione certificabile, riconosciuta e convalidata dalle parti sociali, accreditata e confermata nei suoi risultati da autorità esterne. Sono urgenti quadri di riferimento nazionali concordati per la definizione e descrizione dei profili professionali, la certificazione delle competenze, l’ accreditamento delle agenzie formative. E’ ormai prossimo il “libretto personale del lavoratore” in cui saranno registrate le competenze acquisite nella formazione in apprendistato, in contratto d’inserimento, nella formazione specialistica e nella continua “svolta durante l’arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni”, “nonché la competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi dell’Unione europea in materia di apprendimento permanente purché riconosciute e certificate”.
Nasce anche da qui l’esigenza di continuare il confronto tra i Fondi, le associazioni imprenditoriali e sindacali, il governo nazionale e le regioni, secondo quanto stabilito nell’ Accordo dell’aprile 2007 . In esso, le parti firmatarie si impegnano a programmare in maniera coerente le iniziative di formazione continua nel territorio; a raccordare le scelte dei singoli Fondi con la programmazione regionale; analizzare ed approfondire le tematiche comuni; a elaborare proposte condivise per migliorare le rispettive attività.
Un richiamo finale va dedicato alla bilateralità, che sarà la carta vincente di For.Te. se produrrà formazione meglio orientata sui fabbisogni di professionalità e competitività del sistema produttivo e se creerà maggiore coinvolgimento e partecipazione nelle forze del lavoro. La bilateralità ha svolto in For.Te. azioni di promozione e di assistenza ai piani formativi e azioni di sistema. Nel turismo e nei servizi la rete degli Enti bilaterali interessa 250 mila aziende e oltre 4 milioni di lavoratori con attività sempre più incisive: formazione professionale e continua, servizi ai lavoratori e alle imprese, misure sociali e di sostegno al reddito, previdenza complementare ed assistenziale, monitoraggio sulle dinamiche settoriali e sul mercato del lavoro locale, ecc.
Abbiamo al nostro attivo buone pratiche da allargare e mettere al servizio di tutti i comparti. Siamo un Fondo che ha natura pluricompartimentale e trasversale, e in ciò trova la sua ragion d’essere e il suo motivo d’orgoglio. Siamo un Fondo a vocazione nazionale, consapevole del fatto che anche nella formazione continua si riproduce il divario storico tra Nord e Sud, vera causa del ridotto sviluppo del Paese. Avvertiamo la responsabilità di non deludere le attese. Dovremo essere in grado di combinare i vantaggi di vicinanza ai fabbisogni reali, di partecipazione paritaria alle scelte, di collaborazione virtuosa con i principi di solidarietà, di concertazione, di democrazia. Quella dei Fondi è una scommessa da vincere e siamo qui per dimostrarlo.
Pierangelo Raineri
Vice Presidente di For.Te.