L’anno europeo dell’invecchiamento attivo : scelta strategica

La decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa di dichiarare il 2012 “ anno dell’invecchiamento attivo” costituisce una scelta del tutto coerente con l’andamento del mercato del lavoro e dei tassi demografici. Entro il 2060 nell’Unione Europea vi saranno solo due persone in età lavorativa ( tra i 15 ed i 64 anni) per ogni persona di età superiore ai sessantacinque anni. L’attuale proporzione è di quattro ad uno. Nei prossimi quarant’anni la speranza di vita aumenterà di altri cinque anni.

La fascia di riferimento per le politiche per l’invecchiamento attivo è in primo luogo quella dei baby boomers. Coloro che andranno in pensione tra il 2015 ed il 2035, e oggi hanno tra i quaranta ed i sessanta anni, devono essere messi in condizione di lavorare il più a lungo possibile. La permanenza nel mercato del lavoro dipende da ciò che gli economisti ed i sociologi chiamano i ” fattori della capacità”: strumenti, servizi, competenze e opportunità sul territorio.

Il Parlamento europeo segnala il successo delle politiche statunitensi , che hanno determinato un aumento dal 36% al 47% degli over 55 al lavoro. Esplicite anche le indicazioni sulle politiche da adottare : “ Per incoraggiare i lavoratori anziani a restare occupati è necessario migliorare le condizioni lavorative ed adattarle alla situazione sanitaria ed alle loro esigenze, consentire loro di aggiornare le competenze con un migliore accesso all’apprendimento permanente, nonché rivedere i sistemi fiscali e di incentivi per garantire concrete convenienze a lavorare più a lungo.” La formazione continua è quindi una delle chiavi di volta per l’invecchiamento attivo.

L’Europa considera gli interventi a favore dell’invecchiamento attivo importanti anche per ridurre il rischio povertà degli anziani, e le diverse condizioni di marginalità. I progetti sulla promozione dello scambio di informazioni ed esperienze, condivisi tra gli Stati, le Regioni, gli Enti locali, le Parti sociali, devono essere coerenti con questa logica e questi obiettivi. Serviranno a riprodurre le esperienze migliori e ad aggiornare le politiche e gli interventi sul territorio.