Indagine rapida sui fabbisogni del settore turistico

È disponibile sul sito www.fondoforte.it, sezione Esperienze, l’Indagine rapida sui fabbisogni formativi nel settore turismo, promossa da Federalberghi e pubblicata in collaborazione con l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo.

L’indagine ha interessato 955 imprese turistico ricettive, 906 alberghi e 49 appartenenti ad altre tipologie. 12,436 le persone impiegate, con un organico medio di 13 unità, di cui 6 a tempo determinato e due autonomi. Nel complesso i lavoratori a tempo determinato sono il 50% del campione , a fronte del 36% di strutture ricettive di tipo stagionale.

La prima parte dell’indagine era orientata a rilevare gli interventi formativi realizzati. Il 75% delle aziende intervistate ha svolto almeno un intervento formativo nei 12 mesi precedenti, a riprova dell’importanza degli investimenti sulla qualità del lavoro come fattore strategico di competitività. I reparti coinvolti sono stati: ricevimento (46%), cucina (30%), sala e bar (28%), marketing, vendite e direzione (21,3). Identici sono i livelli di impegno formativo per l’immediato futuro.

Una seconda parte dell’indagine ha riguardato il grado di interesse manifestato per i contenuti della formazione. Sono stati indicati 18 argomenti. Ai primi posti risultano: web marketing (77%), qualità (75%), customer care (66%), lingue straniere (70%), controllo gestione (65%), sicurezza del lavoro e organizzazione del personale (63%). Agli ultimi posti la formazione obbligatoria per gli apprendisti (39%) e la lingua italiana per stranieri(22%).

341 le aziende stagionali intervistate, per 5.432 persone e un organico medio di 15 unità, di cui 11 a tempo determinato. Il 75% di esse ha svolto almeno un intervento formativo negli ultimi 12 mesi. Attività coinvolte: ricevimento, 41,6%, cucina 35,8%, sala e bar 31,4%, direzione 26,1%, marketing 24%.

Argomenti di principale interesse sono giudicati: web marketing (78%), qualità (72%), lingue straniere (70%), sicurezza sul lavoro (66%), controllo di gestione (65%), seguiti da haccp, organizzazione del personale, primo soccorso, customer care. Rilievo particolare assumono le tecniche professionali per sala e bar e la formazione sostitutiva del libretto sanitario ( oltre 50%).

L’indagine rileva come la stagionalità prevalente dell’occupazione induca a una domanda di servizi formativi che si esprime “in termini anticiclici, cioè in periodi di bassa stagione, o comunque di minor lavoro per l’azienda e di disoccupazione per il lavoratore”: la domanda non sempre trova “ adeguata risposta nel sistema di regole che disciplinano l’accesso ali incentivi della formazione”.
In questo senso vuole essere uno “strumento utile per quanti intendano rispondere all’Avviso 2/10 di For.Te.”.